Ebbene sì sembra che io stia tornando.

L’ultimo post di questo blog è del 2022. Nel mezzo il post pandemia, io che cerco di avere un senso su ig, capire tt e leggere. Tanto. E parlato poco. Perché sono qua allora? Perché questo posto mi manca, ma va ristrutturato non nelle fondamenta, non cancellando quello che ho fatto, ma cambiando modo di comunicare. Da un po’ avevo pensato che lo spazio ridotto dei social non mi permetteva di dire chiaramente la mia, anche se lo scritto è sempre più complesso del parlato e forse dovrei trovare una buona mediazione fra un mezzo come tt (che non è vero che sia pieno di balletti stupidi e donne discinte) e questo blog. Perché mi manca. Terribilmente. Anche se penso che oramai sia un mezzo obsoleto, un po’ come le macchine fotografiche con il rullino. Eppure stanno tornando anche loro e magari tiro fuori la mia vecchia reflex e la porto a fianco della mia bridge. Perché forse il futuro, anche per una “anziana” come me, non è cavalcare l’onda e stare al passo coi giovani (e non è possibile perché le ginocchia mi cigolano a fare le scale, pensa te se mi metto a competere coi balletti), ma uscire col pattino e solcare l’Adriatico (che è meno impegnativo anche del Tirreno) e farlo a modo mio e smettere una sorta di eremitaggio che mi sta stretto.

Leggere è qualcosa di solitario. Vedere film è spesso qualcosa di comunitario. Vedere serie tv è un mischione. Ascoltare musica è un fatto sociale.

Oppure abbiamo sbagliato tutti i concetti?

Non è detto nulla di ciò. Ho imparato ad andare al cinema da sola, capendo che non ero davvero da sola dentro a una sala e ho ripreso i miei tempi, anche se mi piace davvero andarci con amici et similia. Ho trovato la via d’uscita dai blocchi di lettura e scoperto libri grazie ai gdl online. Ho condiviso consigli di film con le colleghe giovani (esistono persone che votano e sono nate nel mentre, o appena prima, della trilogia del “Signore degli anelli”. Per dire.) e nel mentre riso tanto e capire che il gap generazionale è qualcosa che esiste ed esisterà, ma che va colmato. Ho parlato tanto online perché dal vivo non era possibile, perché i canali non solo quelli degli orecchi, ma quelli della volontà e a volte funzionano meglio quelli fra sconosciuti. Ho ribaltato tante mie convinzioni, ma soprattutto quella che se sei lettore devi difendere il fortino, perché è male uscire a leggere a voce alta in mezzo alla gente che poi ti prendono per matto. E se fosse bello essere matti in mezzo a tanti “sani”?

E quindi torno qua, a mio modo. Prima vedrò di risistemare le varie pagine extra (tante cose sono per me non più necessarie), poi nel mentre parlarvi dei progetti-challenge di lettura che sto portando avanti o che sto cercando di mettere in piedi da me, poi tanti pensieri più o meno sparsi, più o meno coerenti, ma di sicuro miei. E condividere e sperare che ci siano anche le vostre parole, perché i social quando funzionano sono dialoghi e i monologhi li lasciamo ai film di ampio respiro.

Sembra proprio che io stia tornando, sapete?

2 risposte a "Ebbene sì sembra che io stia tornando."

  1. Mi fa piacere, anche io quest’anno mi sono riproposta di tornare a leggere di più. E per una molto più “obsoleta” di te e che odia gli acronimi, mi spieghi che è “tt”? Grazie! 😉

    1. “tt” = Tik Tok
      “ig” = instagram

      Poi di acronimi dei gggiovani sui social ce ne sarebbero una marea (alcuni assolutamente assurdi) ma ci atteniamo ai fondamentali.
      Spero di essere stata utile.

      E per quanto leggere ben venga leggere quanto uno può reggere, senza gare e senza pensieri. Io ho letto tantissimo grazie ai social ma credo di aver bisogno di ritornare a condividere cose e pensieri in uno spazio più ampio come il blog. Speriamo bene. 🙂

Lascia un commento